Come dicevo la settimana scorsa, dalla protezione del proprio sito dipende direttamente il posizionamento dello stesso sui motori di ricerca e quindi la SEO ad esso relativa. Qualche tempo fa Google usava i backlink come parametro principale per indicizzare i siti: più siti parlano del mio sito (con ranking più alto tipo Wikipedia), più Google mi fa crescere. Al momento invece appaiono più importanti i contenuti: come già spiegato, i motori di ricerca tendono infatti a privilegiare naturalmente i contenuti nuovi, ovviamente sempre che questi siano sicuri. 

Come deve essere strutturato il mio sito per essere ottimale? È bene includere sempre una sezione Credits, Parlano di me (giornali o altri siti che mi pubblicizzano), la Privacy Policy, la Cookie PolicyHo lavorato per (chiedendo autorizzazione ad aziende) e – va da sé – una sezione Blog, per la quale è buona norma avere un occhio di riguardo per il formato mobile, che è meglio indicizzato. Dicevamo che il blog deve presentare contenuti costantemente nuovi, che Google ama e indicizza. I webmaster consigliano di creare contenuti almeno due volte al mese, meglio una volta alla settimana, IN MODO COSTANTE NEL TEMPO; ciò genererà quello che viene chiamato INBOUND MARKETING, di cui parlerò in seguito. Un articolo di tutto rispetto sarà sempre accompagnato da una bella immagine; in questo senso, Pixabay (https://pixabay.com/it/fornisce foto non protette da Copyright gratuitamente.

Come farsi marketing con il proprio sito? Prima di tutto, è importante individuare le proprie specifiche keyword e non essere generalisti. In questo senso, SEMRush (https://www.semrush.comè stato riconosciuto come migliore suite SEO agli US Search Awards 2019, ai MENA Search Awards 2019 e ai SEMY Awards 2019; inoltre, è stato eletto miglior strumento digitale agli Interactive Marketing Awards 2019. Questo strumento effettua lo studio delle keyword delle mie pagine e dei miei articoli e di come performano ai fini di una crescita organica del web, ovvero appunto quella generata dalla creazione di contenuti (che è ben diversa dalla crescita sponsorizzata a pagamento).

Il mio sito sta andando bene? Tra gli strumenti che sono a disposizione per monitorare il traffico, segnalo i seguenti strumenti:

  • PLUG-IN (che esistono naturalmente anche per la SEO)
  • GOOGLE ANALYTICS: è uno strumento per l’analisi dei potenziali clienti che funziona attraverso cookies. Include metriche e filtri come ad esempio gli utenti nuovi e di ritorno, la frequenza di rimbalzo (sessione di una sola pagina su un sito, che deve essere intorno al 60-70%), il tempo trascorso sulla pagina, le pagine visualizzate, le transazioni, le fonti da cui siamo visitati e via dicendo. Un parametro di particolare interesse è l’Organic Search, che indica gli utenti che a seguito di ricerca arrivano al sito in questione.
  • OUTBOUND MARKETING: il tradizionale metodo di marketing attraverso l’invio di mail, newsletter e l’effettuazione di chiamate mirate, gli spot televisivi. Presuppone un notevole impiego di tempo ed energia per ogni singolo contatto.
  • INBOUND MARKETING: marketing calamita attraverso la scrittura di contenuti che generano visite nel tempo sul mio sito. Si tratta naturalmente del tipo di marketing su cui vogliamo puntare, in quanto più efficace e meno dispendioso, sia in termini monetari sia di tempo. Si tratta di una metodologia di business che attira i clienti creando contenuti di valore ed esperienze su misura per loro. Mentre il marketing Outbound interrompe il pubblico promuovendo i contenuti (si pensi agli spot televisivi), la metodologia Inbound si focalizza sul creare connessioni e risolvere i dubbi e i problemi che il pubblico già ha.
  • FUNNEL MARKETING: è un modello a imbuto che analizza tutti i passaggi della trasformazione da utente a cliente o più semplicemente tutti gli step che portano un utente a una conversione. HOTJAR (https://www.hotjar.comè uno strumento di monitoraggio delle varie fasi del funnel, ovvero awareness, interest, desire e action. 
  • HEATMAPS: mappe del calore che analizzano le parti più calde del web, visitate dagli utenti.
  • LEAD GENERATION: è un’azione di marketing che consente di generare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti da un’azienda.  Di solito quando si vuole attuare una strategia Lead si offre una risorsa gratuita, e idonea ad attirare il giusto target, chiamata appunto Lead Magnet. Questa operazione consiste nel trovare i clienti interessati, farsi dare i contatti dalla persona (lead) e costruire un database che sarà utilizzato dal reparto commerciale.
  • LANDING PAGE: vanno indicizzate e devono essere semplici e lineari per raccogliere contatti.
  • A/B TESTING: testare diversi tipi di landing page.
  • CHAT: si consigliano plug-in su sito web, per interagire con i visitatori del sito.
  • BLOG

Per cosa scrivere nel blog, vi lascio in attesa del mio prossimo articolo la settimana prossima!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *