Come promesso la settimana scorsa, questa settimana passiamo ad alcuni (in)traducibili della lingua spagnola, dopo gli (in)traducibili inglesi e italiani!

Duende – “Folletto”, in italiano, uno dei significati di questo termine, indica anche la commozione profonda lasciata dal misterioso potere dell’arte. È un’espressione molto conosciuta nel mondo del flamenco. Si dice di quella persona che possiede un talento speciale, che sia nel canto, nel ballo o nella musica. È il sentimento dell’artista convertito in arte pura. Il suo talento sfiora la perfezione, è appunto qualcosa di magico e autentico. In italiano, riferendosi alle opere d’arte, è un’espressione vicina a quella che noi indichiamo come sindrome di Stendhal, ma utilizzato un po’ diversamente.

Es – “Este bailador tiene mucho duende”. Ma anche: “Esta ciudad tiene mucho duende”.

Sobremesa – Indica il dopopranzo, o meglio l’atto dello stare a tavola dopo il pranzo chiacchierando amabilmente con gli altri commensali, e magari consumando caffè o fumando.

Es – “Los domingos hacemos la sobremesa mientras fumamos cigarro y bebemos unas copas de vino”.

Flechazo – Un’espressione vicina all’idea dell’amore a prima vista, la descrizione metaforica dell’innamoramento che suscita l’incontro con uno sconosciuto destinato ad essere l’anima gemella. Tuttavia, in spagnolo l’attenzione si sposta sull’immagine fisica della freccia che trafigge e ferisce l’amante, suscitando quella passione romantica che lo sopraffà e lo accende di desiderio e passione. In fondo, il nostro “colpo di fulmine”. Ecco che sto parlando per l’appunto di IN(tra parentesi)-traducibili.

Es – “Fue un flechazo”.

Ahorita – È letteralmente il diminutivo di “ahora”, ora. Questo “adessino” è una simpaticissima espressione che ho avuto modo di sentire (e sperimentare) in particolar modo a Cuba, che esprime un concetto straordinariamente vago e potenzialmente dilatato nel tempo dell’adesso. Cioè, quando ti dicono “ahorita”, tu in realtà non sai in quale preciso futuro, vicino, lontano o addirittura anteriore (!), una determinata cosa avverrà.

Es – ¡Ahorita lo haré!”. (E puoi dover aspettare interi giorni, settimane o mesi prima che questa cosa venga fatta, haha!)

Vergüenza ajena – La parola spagnola descrive il profondo dolore e disagio che si prova quando si vede qualcuno in estremo imbarazzo in pubblico. Si vorrebbe far qualcosa per aiutare quella persona e contemporaneamente ci si copre gli occhi per non assistere all’umiliazione.

Es – “Siento vergüenza ajena por ese colega que está suplicando de rodillas al jefe que no lo despida”.

Friolero – Indica una persona particolarmente sensibile al freddo. Un freddoloso insomma!

Es – “Soy un verdadero friolero. En invierno siempre pongo la calefacción al máximo”.

Modorra – Il termine indica la sonnolenza, il torpore, che può sovvenire ad esempio dopo il pranzo o che si può sperimentare in primavera quando cambia la stagione. Bah, in fondo l’abbiocco, no?

Es – “Creo que la modorra te ha llegado demasiado pronto esta vez”.

Bene, io con gli (in)traducibili nelle mie tre lingue di lavoro avrei terminato, chi ha qualche simpatico (in)traducibile in altre lingue da voler condividere?  

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